18.12.06

4° incontro dell'ordito

Quindici presenze, al quarto incontro dell'ordito. Dopo molti mesi ci siamo questa volta recati in Casentino, presso il laboratorio gestito da Angela Giordano all'interno dello storico Lanificio di Stia.
Dieci rocchetti caricati di mohair multicolore erano alloggiati nella cantra e andavano a formare le portate necessarie ad ordire una serie di sciarpe.
In breve Angela ha calcolato il numero di giri da fare sul subbio e la quantità di filato per rocchetto, ha spiegato con quale criterio aveva inserito i fili nella scatola di tensione ed ha iniziato ad avvolgere quest'ultimi nelle sezioni del subbio. Non essendo molti i fili e dato che si trattava di un materiale non scivoloso, Angela ha stabilito di non formare 'la croce' ovvero non ha separato i fili pari da quelli dispari aiutandosi con un pettine separatore e inserendo nelle aperture i due capi di una cordicella, come solitamente avviene. Ha assicurato i ciuffi di fili con del nastro adesivo, facilmente applicabile e altrettanto facilmente rimovibile in un secondo momento, quando si infileranno i fili nei licci.
In breve tutti i fili sono stati avvolti sul subbio sezionale e si è iniziato l'infilaggio dei licci e poi la passatura del pettine. In molti si sono avvicendati al lavoro, tessitori esperti e principianti assoluti, e così, dopo un paio d'ore, Angela ha potuto inserire la spola per tessere l'avvio della pezza.
Nel frattempo i presenti visitavano il museo e ascoltavano Monica e Foresto, i due ultimi tessitori in attività al Lanificio, raccontare del lavoro che svolgevano in quelle stanze, anni addietro.
Raggiunti da Francesca Cammilli, ricercatrice del CNR che segue progetti nell'area casentinese, siamo confluiti in piazza, per una sosta conviviale in trattoria, e poi ci siamo recati in un'ampia sala del vicino Museo di Porciano, che ci era stata gentilmente concessa per la riunione dalla proprietaria, Marta Corsi.
Li abbiamo parlato fino all'imbrunire dei molti progetti che riguardano la nostra associazione.
L'interesse ed il piacere di incontrarsi è stato appurato, dal momento che qualcuno arrivava dopo ore di viaggio in auto o in treno: ora questo nostro incontrarci deve trovare una continuità maggiore e qualcuno che si voglia far carico di alcune semplici mansioni organizzative: raccogliere proposte, proporre iniziative, inviare le comunicazioni, scrivere relazioni, telefonare...
Chi si propone come referente per la Toscana?

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